E questa chi se la ricorda? io lo guardavo sempre, troppo ridere! :))))
mercoledì 25 luglio 2012
venerdì 20 luglio 2012
These dreams (1986)
Forse non tutti sanno che...
...questa canzone, scritta da Martin Page e da Bernie Taupin (paroliere storico di Elton John). In un primo momento, fu proposta a Stevie Nicks dei Fletwood Mac che declinò, probabilmente non interessata. Invece furono gli Heart a farla loro e a vendere 15milioni di copie in tutto il mondo.
...questa canzone, scritta da Martin Page e da Bernie Taupin (paroliere storico di Elton John). In un primo momento, fu proposta a Stevie Nicks dei Fletwood Mac che declinò, probabilmente non interessata. Invece furono gli Heart a farla loro e a vendere 15milioni di copie in tutto il mondo.
Il cervello fa i capricci...
Appena svegli il cervello è ubriaco per 15 minuti RICERCA U.S.A. I RIMEDI? Acqua fredda, ginnastica, caffè |
ROMA – Dura dai 15 ai 30 minuti e in questa fase sarebbe molto saggio non assumere decisioni né formulare programmi. Ogni iniziativa potrebbe rivelarsi deleteria durante l’«inerzia da sonno», fenomeno che ci sorprende tutti quanti, a prescindere della giornata ad occhi aperti. Lo hanno descritto in modo approfondito i neurologi dell’università del Colorado, con nuovi dati pubblicati sul Journal of American Medical Association . Una sorta di sbornia naturale che provoca un ottundimento della reattività mentale. Conclusione: subito dopo il risveglio il cervello è mezzo addormentato, paragonabile a quello di un ubriaco, capace solo di prestazioni mediocri. Le abilità mentali sono più basse rispetto a quelle cui potremmo attingere dopo una notte insonne. Gli effetti più severi dell’inerzia in genere si dissipano nel giro di dieci minuti, ma a volte sono rintracciabili anche a distanza di una o due ore. «Nessuno dovrebbe dedicarsi a impegni davvero importanti per 15-30 minuti dopo la sveglia, prima di questo intervallo non si è online» suggerisce Neil Stanley. «Per la prima volta abbiamo quantificato le conseguenze della sbornia da sonno – aggiunge Kenneth Wright, coordinatore della ricerca -. Le capacità cognitive degli individui sottoposti ai test sono risultate inferiori a quelle di persone che non avevano chiuso occhio». Si occupa da anni del problema Luigi Ferini Trambi, presidente dell’Associazione italiana medicina del sonno. «L’inerzia è dovuta all’incompleta attivazione di alcune zone cerebrali, in particolare della corteccia, la parte nobile che sovrintende a pensiero e emozioni, che attraversa una fase di metabolismo intermedio. Vigilanza, attenzione e concentrazione sono al di sotto dei livelli normali, quindi sarebbe meglio aspettare che i valori si stabilizzino. La rapidità della ripresa però è soggettiva». Trucchetti per scuotersi: accendere tutte le luci, aprire le finestre, radio o tv ad alto volume. La realtà sembra smentire in parte i neurologi. «Macchè, le migliori idee mi vengono nei 5 minuti successivi al risveglio – racconta i suoi riti Luciano De Crescenzo -. Mi infilo subito nella vasca da bagno e raccolgo le riflessioni da scrivere. Per non perderle le detto ad alta voce al registratore, visto che non posso usare carta e penna». Incerto Massimo Cacciari : «Non so se questa ricerca sia giusta. Io non ho mai riflettuto su quando il mio cervello si mette in moto la mattina. So solo che il primo pensiero è lavarmi i denti e subito dopo il caffè, molto caffè. E solo allora comincio a ragionare. Non so se sia l’effetto della caffeina o dei minuti che sono passati dal momento del risveglio». Luca Giurato , conduttore di Uno Mattina , visto gli orari, non può permettersi che il cervello resti impantanato nell’inerzia: «Da una vita mi alzo alle 5.30, balzo fuori dal letto, mi spruzzo il viso di acqua gelata, 10 minuti di ginnastica e sono ok. Le idee migliori per La notizia di Luca , lo spazio poco prima del Tg delle 8, mi vengono proprio in questi momenti. Gli ascolti vanno bene, segno che il mio sistema anti-inerzia funziona». Come lui ha dovuto allenarsi Roberta Capua , co-conduttrice di Buona Domenica su Canale 5: «Adesso non mi ci vuole molto per carburare. Non prendo però decisioni vitali la mattina presto. E sono d’accordo con i ricercatori americani. Probabilmente è meglio evitare stress appena dopo aver aperto gli occhi, si rischiano errori». Rispetta i suoi tempi la deputata di An Daniela Santanchè : «I miei risvegli sono sereni. Mi concedo il lusso di bere il caffè a letto e restarci per un quarto d’ora, prima non sono funzionante. Al solo pensiero di dover rinunciare a questo piacere mi sento male». Il ministro Carlo Giovanardi quando deve rilasciare interviste di buon’ora, dunque concentrarsi, chiede al giornalista di svegliarlo col telefono: «Mi basta questo per sentirmi lucidissimo, tolti i primi due minuti in cui sono fuori combattimento». Il presidente di Farmindustria Sergio Dompè continua a comportarsi come da ragazzino: «Dormo fino all’ultimo secondo possibile. Sì, mi è capitato di prendere subito grandi decisioni. E chissà quante volte ho sbagliato». Margherita De Bac Fonte Corriere.it |
lunedì 9 luglio 2012
L'elefante e la farfalla - MICHELE ZARRILLO
Sono l'elefante
e non ci passo
mi trascino lento
il peso addosso.
Vivo la vergogna
e mangio da solo e non sai
che dolore sognare per chi non può mai.
Sono l'elefante
e mi nascondo
ma non c'e' rifugio
così profondo.
Io non so scappare
che pena mostrarmi cosi'
al tuo sguardo che amo e che ride di me.
Una farfalla sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
lassù
Sono l'elefante
che posso fare
inchiodato al suolo
e a questo amore.
Provo ad inseguirti
ma cado e rimango così'
non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.
Una farfalla tu sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
da me.
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai
quanto lui ti assomiglia
dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai
quanto lui ti assomiglia
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla.
Io trovo questa canzone piena di significati. L'elefante rappresenta colui che si sente troppo inferiore per aspirare a qualcosa o a qualcuno, si innamora di un essere stupendo (in questo caso rappresentato dalla farfalla), un essere leggiadro, bello e irraggiungibile, ma ha vergogna di come è, e si nasconde per non essere deriso, ma in fondo al suo cuore, l'elefante sa, che se la farfalla gli offrisse un' occasione, potrebbe dimostrare che in fondo non sono così diversi,e che i suoi sentimenti sono belli,leggiadri e meravigliosi come quelli di una farfalla.
e non ci passo
mi trascino lento
il peso addosso.
Vivo la vergogna
e mangio da solo e non sai
che dolore sognare per chi non può mai.
Sono l'elefante
e mi nascondo
ma non c'e' rifugio
così profondo.
Io non so scappare
che pena mostrarmi cosi'
al tuo sguardo che amo e che ride di me.
Una farfalla sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
lassù
Sono l'elefante
che posso fare
inchiodato al suolo
e a questo amore.
Provo ad inseguirti
ma cado e rimango così'
non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.
Una farfalla tu sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
da me.
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai
quanto lui ti assomiglia
dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai
quanto lui ti assomiglia
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla.
Io trovo questa canzone piena di significati. L'elefante rappresenta colui che si sente troppo inferiore per aspirare a qualcosa o a qualcuno, si innamora di un essere stupendo (in questo caso rappresentato dalla farfalla), un essere leggiadro, bello e irraggiungibile, ma ha vergogna di come è, e si nasconde per non essere deriso, ma in fondo al suo cuore, l'elefante sa, che se la farfalla gli offrisse un' occasione, potrebbe dimostrare che in fondo non sono così diversi,e che i suoi sentimenti sono belli,leggiadri e meravigliosi come quelli di una farfalla.
domenica 8 luglio 2012
sabato 7 luglio 2012
Curiosità dal Giappone
Al Tempio
Prima di entrare in un Tempio si fa un’abluzione per purificarsi. Ci si sciacqua la bocca e le mani tramite un mestolo e una fontanella che si trova proprio all’entrata del Tempio.
Fuori dai templi shintoisti si vedono appese delle tavolette di legno, dove solitamente si scrivono dei messaggi rivolti agli Dei, desideri o ringraziamenti. Così avviene anche con le tanichette di sake.
Inoltre si può lasciare un’offerta nel contenitore e in cambio si prende un foglietto di carta della fortuna con su scritto un messaggio: può essere una frase fortunata o una sfortunata sul proprio futuro (ovviamente a me è capitata la seconda…). Dopodiché si annoda il foglietto come nella foto qui sopra.
Al ristorante
I giapponesi tengono molto all’igiene personale e per questo nei ristoranti danno sempre una salviettina (o asciugamanino a seconda del posto) umida e calda per lavarsi le mani.
Il the verde (tiepido) è sempre gratis e viene servito subito, prima di ordinare. In alternativa si può chiedere un bicchiere d’acqua ma… state attenti perché in Giappone il bicchiere d’acqua è sempre pieno di cubetti di ghiaccio! Non importa se è inverno e fuori c’è il gelo… loro abbondano col ghiaccio (anche per le bibite vale lo stesso discorso) ^_^’
Se non capite il giapponese, c’è quasi sempre un menu in inglese o, altrimenti, potete interpretare il menu attraverso le foto dei piatti e fare la vostra scelta indicando la foto.
Raffreddore:
E’ un gesto di estrema maleducazione starnutire o soffiarsi il naso in pubblico (se vi capita, cercate di scusarvi più che potete, se non volete offendere chi vi sta attorno). I giapponesi infatti, quando sono raffreddati, nascondono il naso sotto a una mascherina, come quella dei medici. Quindi se in Giappone vedete qualcuno così “mascherato”, sappiate che non lo fa per il troppo inquinamento.
Il Bagno:
I Giapponesi fanno il bagno… dopo essersi lavati! Questa pratica si chiama ofuro: c’è un locale dove ci si lava insaponandosi seduti su di uno sgabellino e ci si risciacqua con l’acqua di un catino. Dopo essersi lavati si entra nella vasca da bagno dove non si usa alcun tipo di sapone; questo “rito” giapponese è d’obbligo nelle case dei giapponesi.
Attenzione: una volta che avete finito di stare in ammollo nell’acqua (solitamente bollente) non dovete svuotare la vasca! La stessa acqua servirà a chi farà il bagno dopo di voi (per questo motivo dovete lavarvi molto accuratamente prima di entrarvi). La vasca viene riempita in serata, in quanto i giapponesi amano fare il bagno prima di cena. Gli ospiti entrano per prima: se siete a casa di amici giapponesi, i primi a fare il bagno sarete voi (in pratica vi viene regalato il momento in cui l’acqua è più calda).
Il Washlet:
E’ un sistema integrato di pulizia personale ad acqua calda con seduta riscaldata ed è stato introdotto in Giappone nel 1980. In un quarto di secolo, Washlet ha dimostrato di essere un’invenzione epocale che ha radicalmente cambiato cosa le persone si aspettano dai loro bagni. Infatti la distribuzione domestica di questi washlet è cresciuta approssimativamente del 60%. Come dovrebbe essere ogni prodotto dal design universale, Washlet è piacevole e facile da usare. Continua a leggere
I “buttadentro“:
Un “oshiya”, butta-dentro delle ferrovie, risolve un problema giapponese di etichetta; il passeggero è determinato a entrare per raggiungere in orario il posto di lavoro, ma le porte della vettura non si chiudono finché non è entrato o non è uscito. Gli altri passeggeri sono troppo educati per interferire, così l’addetto, con perfetti guanti bianchi, lo aiuta a decidersi!
Yen? La moneta giapponese, che noi chiamiamo “yen”, in realtà si pronuncia “en”. Soltanto gli abitanti di Tokyo, che si sentono più vicini agli occidentali, dicono “yen”.
Auguri di buon anno:
In Giappone gli auguri di “Buon Anno Nuovo” si fanno solo dal primo giorno dell’anno nuovo. Prima di allora si augura di trascorrere “Buone feste di inizio anno”.
Fiori:
E’ tradizione donare ai defunti un solo fiore, quindi qualora decideste di regalare dei fiori, regalatene sempre più di uno!
Lavorare con calma:
I giapponesi nel loro lavoro sono precisi, meticolosi, non commettono errori ma non sono velocissimi! Si fermano a fare gli straordinari fino a tarda sera non perchè amano il lavoro ma perchè non sono riusciti a svolgere nel normale orario quanto pianificato per la giornata. Provare per credere: ritirate dei contanti a uno sportello bancario e ve ne renderete subito conto.
L’inglese:
Tutti sono convinti che i giapponesi sappiano parlare benissimo l’inglese: niente di più falso. All’infuori di Tokyo e degli uffici turistici sono pochissime le persone che “riescono” a parlare l’inglese, e anche chi lo conosce abbastanza bene ha difficoltà nella pronuncia.
Famiglia:
Se una famiglia ha solo figlie femmine, è usanza “adottare” il genero affinché il nome della famiglia non si estingua. In questo caso, il genero andrà a vivere con la moglie in casa dei suoceri e così sarà un membro della famiglia a tutti gli effetti. In Giappone infatti, i membri della famiglia non sono essenzialmente i parenti, ma sono gli abitanti della stessa casa. Ad esempio, un vicino di casa è più importante di un fratello sposato che abita in un’altra città.
Hotel a tariffa oraria:
Questi tipi di hotel sono spesso frequentati da coppie regolarmente sposate. Gli appartamenti giapponesi sono molto piccoli e con i bambini per casa, mamma e papà non riescono a trovare una certa intimità. Così, per una sera, lasciano i figli a casa con la baby-sitter e si recano in questi fastosi hotel, camere ovattate, letti semovibili, musica in sottofondo, champagne e… finalmente soli!
Capsule hotel:
Questi hotel sono invece frequentati da impiegati che, avendo lavorato fino a tardi (cosa normale in Giappone), preferiscono pernottare in città anziché farsi ore di viaggio in treno per tornare a casa. Per “capsula” s’intende una stanzetta delle dimensioni di un letto e alta circa un metro; vi si entra tramite uno sportello e all’interno si trovano la TV, la radio e l’aria condizionata.
Matrimonio:
I giapponesi credono contemporaneamente in due religioni: lo shintoismo e il buddhismo. Mentre per i funerali ci si rivolge al buddhismo, il matrimonio si svolge con rito shintoista. Alcuni giapponesi però, pur non essendo cristiani, si sposano con rito protestante perché considerano la cerimonia più bella e le spose non sanno resistere al fascino dell’abito bianco con il velo.
Prima di entrare in un Tempio si fa un’abluzione per purificarsi. Ci si sciacqua la bocca e le mani tramite un mestolo e una fontanella che si trova proprio all’entrata del Tempio.
Fuori dai templi shintoisti si vedono appese delle tavolette di legno, dove solitamente si scrivono dei messaggi rivolti agli Dei, desideri o ringraziamenti. Così avviene anche con le tanichette di sake.
Inoltre si può lasciare un’offerta nel contenitore e in cambio si prende un foglietto di carta della fortuna con su scritto un messaggio: può essere una frase fortunata o una sfortunata sul proprio futuro (ovviamente a me è capitata la seconda…). Dopodiché si annoda il foglietto come nella foto qui sopra.
Al ristorante
I giapponesi tengono molto all’igiene personale e per questo nei ristoranti danno sempre una salviettina (o asciugamanino a seconda del posto) umida e calda per lavarsi le mani.
Il the verde (tiepido) è sempre gratis e viene servito subito, prima di ordinare. In alternativa si può chiedere un bicchiere d’acqua ma… state attenti perché in Giappone il bicchiere d’acqua è sempre pieno di cubetti di ghiaccio! Non importa se è inverno e fuori c’è il gelo… loro abbondano col ghiaccio (anche per le bibite vale lo stesso discorso) ^_^’
Se non capite il giapponese, c’è quasi sempre un menu in inglese o, altrimenti, potete interpretare il menu attraverso le foto dei piatti e fare la vostra scelta indicando la foto.
Raffreddore:
E’ un gesto di estrema maleducazione starnutire o soffiarsi il naso in pubblico (se vi capita, cercate di scusarvi più che potete, se non volete offendere chi vi sta attorno). I giapponesi infatti, quando sono raffreddati, nascondono il naso sotto a una mascherina, come quella dei medici. Quindi se in Giappone vedete qualcuno così “mascherato”, sappiate che non lo fa per il troppo inquinamento.
Il Bagno:
I Giapponesi fanno il bagno… dopo essersi lavati! Questa pratica si chiama ofuro: c’è un locale dove ci si lava insaponandosi seduti su di uno sgabellino e ci si risciacqua con l’acqua di un catino. Dopo essersi lavati si entra nella vasca da bagno dove non si usa alcun tipo di sapone; questo “rito” giapponese è d’obbligo nelle case dei giapponesi.
Attenzione: una volta che avete finito di stare in ammollo nell’acqua (solitamente bollente) non dovete svuotare la vasca! La stessa acqua servirà a chi farà il bagno dopo di voi (per questo motivo dovete lavarvi molto accuratamente prima di entrarvi). La vasca viene riempita in serata, in quanto i giapponesi amano fare il bagno prima di cena. Gli ospiti entrano per prima: se siete a casa di amici giapponesi, i primi a fare il bagno sarete voi (in pratica vi viene regalato il momento in cui l’acqua è più calda).
Il Washlet:
E’ un sistema integrato di pulizia personale ad acqua calda con seduta riscaldata ed è stato introdotto in Giappone nel 1980. In un quarto di secolo, Washlet ha dimostrato di essere un’invenzione epocale che ha radicalmente cambiato cosa le persone si aspettano dai loro bagni. Infatti la distribuzione domestica di questi washlet è cresciuta approssimativamente del 60%. Come dovrebbe essere ogni prodotto dal design universale, Washlet è piacevole e facile da usare. Continua a leggere
I “buttadentro“:
Un “oshiya”, butta-dentro delle ferrovie, risolve un problema giapponese di etichetta; il passeggero è determinato a entrare per raggiungere in orario il posto di lavoro, ma le porte della vettura non si chiudono finché non è entrato o non è uscito. Gli altri passeggeri sono troppo educati per interferire, così l’addetto, con perfetti guanti bianchi, lo aiuta a decidersi!
Yen? La moneta giapponese, che noi chiamiamo “yen”, in realtà si pronuncia “en”. Soltanto gli abitanti di Tokyo, che si sentono più vicini agli occidentali, dicono “yen”.
Auguri di buon anno:
In Giappone gli auguri di “Buon Anno Nuovo” si fanno solo dal primo giorno dell’anno nuovo. Prima di allora si augura di trascorrere “Buone feste di inizio anno”.
Fiori:
E’ tradizione donare ai defunti un solo fiore, quindi qualora decideste di regalare dei fiori, regalatene sempre più di uno!
Lavorare con calma:
I giapponesi nel loro lavoro sono precisi, meticolosi, non commettono errori ma non sono velocissimi! Si fermano a fare gli straordinari fino a tarda sera non perchè amano il lavoro ma perchè non sono riusciti a svolgere nel normale orario quanto pianificato per la giornata. Provare per credere: ritirate dei contanti a uno sportello bancario e ve ne renderete subito conto.
L’inglese:
Tutti sono convinti che i giapponesi sappiano parlare benissimo l’inglese: niente di più falso. All’infuori di Tokyo e degli uffici turistici sono pochissime le persone che “riescono” a parlare l’inglese, e anche chi lo conosce abbastanza bene ha difficoltà nella pronuncia.
Famiglia:
Se una famiglia ha solo figlie femmine, è usanza “adottare” il genero affinché il nome della famiglia non si estingua. In questo caso, il genero andrà a vivere con la moglie in casa dei suoceri e così sarà un membro della famiglia a tutti gli effetti. In Giappone infatti, i membri della famiglia non sono essenzialmente i parenti, ma sono gli abitanti della stessa casa. Ad esempio, un vicino di casa è più importante di un fratello sposato che abita in un’altra città.
Hotel a tariffa oraria:
Questi tipi di hotel sono spesso frequentati da coppie regolarmente sposate. Gli appartamenti giapponesi sono molto piccoli e con i bambini per casa, mamma e papà non riescono a trovare una certa intimità. Così, per una sera, lasciano i figli a casa con la baby-sitter e si recano in questi fastosi hotel, camere ovattate, letti semovibili, musica in sottofondo, champagne e… finalmente soli!
Capsule hotel:
Questi hotel sono invece frequentati da impiegati che, avendo lavorato fino a tardi (cosa normale in Giappone), preferiscono pernottare in città anziché farsi ore di viaggio in treno per tornare a casa. Per “capsula” s’intende una stanzetta delle dimensioni di un letto e alta circa un metro; vi si entra tramite uno sportello e all’interno si trovano la TV, la radio e l’aria condizionata.
Matrimonio:
I giapponesi credono contemporaneamente in due religioni: lo shintoismo e il buddhismo. Mentre per i funerali ci si rivolge al buddhismo, il matrimonio si svolge con rito shintoista. Alcuni giapponesi però, pur non essendo cristiani, si sposano con rito protestante perché considerano la cerimonia più bella e le spose non sanno resistere al fascino dell’abito bianco con il velo.
giovedì 5 luglio 2012
I misteri del lago Vostok dopo trent'anni di scavi
Un team russo rompe l'ultima barriera di ghiaccio e raggiunge un bacino di acqua temperata sepolto da milioni di anni. Un mondo isolato e autonomo rispetto alla Terra, la cui scoperta pone serie questioni ambientali. Con tanti interrogativi e anomalie, al momento senza risposta
UN MISTERO lungo venti milioni di anni, sepolto sotto i ghiacci del Polo Sud 2. E' quello racchiuso nel lago Vostok, subglaciale e grande come l'Ontario, lungo quasi 250 chilometri e largo 50, profondo 1000 metri, il più grande delle centinaia di bacini sotto il Polo sud. Forse gli strati che ricoprono il lago sono più recenti, nell'ordine delle decine di migliaia di anni. Ma tradotti in misure, equivalgono comunque a tre chilometri e oltre di spessore glaciale, che le trivelle russe impegnate nella spedizione hanno finito di perforare oggi, dopo trent'anni di lavori. La zona di Vostok è ammantata di mistero oltre che di ghiaccio, da sempre. Non ultima la sparizione del team di scienziati impegnati nei lavori in questi giorni, di cui hanno dato notizia network importanti come la Fox, poi riapparsi improvvisamente dopo una settimana di comunicazioni interrotte. E la vera avventura comincia adesso, perché fare luce sui misteri del lago, l'ambiente che lo circonda e le sue anomalie potrebbero rappresentare per la scienza un episodio non distante per importanza dalla conquista della Luna negli anni 60.
Misteri e anomalie. L'enorme bacino subglaciale, scoperto negli anni 70, nasconde un tesoro tutto da stimare per quantità e qualità. Di sicuro c'è che l'acqua che contiene è purissima, incontaminata dall'ambiente terrestre, e così è rimasta per venti milioni di anni. L'ecosistema è quindi quello di quell'epoca, con tutto ciò che può comportare per forme di vita vegetali, animali, microbiali. Ma c'è molto di più. Il lago è sovrastato da una cava di ghiaccio, che contiene ossigeno e esercita pressione. A questo si aggiunge la temperatura dell'acqua, che verso la superficie è più fredda, ma che in alcune zone arriva intorno ai 30 gradi. Un posto piacevole per nuotare, se non fosse tremila metri sotto l'Antartide. Il fenomeno viene spiegato con un'ipotesi suggestiva: il bacino che ospita il lago sarebbe in una zona in cui la crosta terrestre è più sottile, da qui l'acqua temperata. E a questo punto si aprono gli scenari più incredibili. Quali forme di vita contiene il lago, che tipo di ambiente è? E comunque la si metta, si tratta di forme di vita da noi oggi considerabili completamente aliene, al mondo di oggi e al nostro ambiente. Tanto che la scienza considera Vostok come un campo di allenamento per comprendere Europa, satellite di Giove dalla composizione ambientale molto simile a questo tesoro chiuso nello scrigno dell'Antartide.
I pericoli del mondo perduto. Il bacino del lago Vostok potrebbe essere un vero e proprio endopianeta, un mondo sconosciuto e autonomo all'interno del pianeta Terra, rimasto a venti milioni di anni fa. Secondo ipotesi non prive di fascino, il ciclo dell'acqua potrebbe essere completo, la conca della caverna ospitare fenomeni meteo, piogge e temporali e spostamenti d'aria. E forse forme di vita complesse. Sicuramente, ci sono i batteri. Un aspetto che crea più di un problema, perché il nostro mondo e quello dimenticato del lago Vostok potrebbero essere incompatibili. Un agente proveniente dalla Terra potrebbe contaminare e sterminare la biologia del lago in pochi minuti. Così come un agente proveniente dal lago, sconosciuto per il nostro ambiente e potenzialmente pericoloso potrebbe provocare problemi imprevedibili per tutto il pianeta. Per questo nell'opera di scavo, il team russo ha prestato attenzione totale al pericolo di contaminazione biunivoca. L'acqua da analizzare proveniente dal lago sarà prelevata creando un foro attraverso cui la pressione spingerà il liquido in alto. Si attenderà quindi il ricongelamento e poi verranno presi i campioni. Naturalmente il momento del taglio del ghiaccio per praticare il foro è quello più delicato, quello in cui il nostro mondo e i nostri batteri entrano in contatto con un universo misterioso intrappolato da milioni di anni.
Attività magnetica inspiegabile. Ma i misteri di Vostok non sono finiti. Ce n'è un altro, ugualmente importante ma dai contorni ancora meno definibili. Nella zona sud-occidentale del lago, i team di ricerca hanno individuato e verificato per anni la presenza di una fortissima anomalia magnetica, ritenuta di origine inspiegabile, che si estende 105 km per 75. Alcuni ricercatori pensano che anche questo fenomeno sia da attribuirsi all'assottigliamento della crosta terrestre in quel punto. Ma alcuni rilievi effettuati da rilevatori sismici hanno individuato la presenza di un elemento metallico di forma circolare o forse cilindrica che appare dal diametro molto esteso, alla base del lago. L'ipotesi è che possa essere questa non specificata struttura a generare l'alterazione di 1000 nanotesla nel campo magnetico di una zona così estesa. Un elemento che ha aperto scenari da X-Files, che vedono già i sostenitori della presenza di un gigantesco Ufo seppellito di ghiacci, contro chi parla di un elemento meteorico.
Di certo c'è che la forma dell'oggetto misterioso appare particolarmente regolare. Voci non confermate riportano che l'agenzia nazionale per la sicurezza degli Usa (NSA) abbia perimetrato la zona, secretato le comunicazioni sull'area e impedisca l'accesso per chiunque, per "evitare contaminazioni".
Cosa nasconde il lago e in che modi e tempi la scoperta inciderà sul pianeta Terra è tutto da vedere. Vostok è stato appena raggiunto, e i misteri che contiene prima o poi arriveranno in superficie.
UN MISTERO lungo venti milioni di anni, sepolto sotto i ghiacci del Polo Sud 2. E' quello racchiuso nel lago Vostok, subglaciale e grande come l'Ontario, lungo quasi 250 chilometri e largo 50, profondo 1000 metri, il più grande delle centinaia di bacini sotto il Polo sud. Forse gli strati che ricoprono il lago sono più recenti, nell'ordine delle decine di migliaia di anni. Ma tradotti in misure, equivalgono comunque a tre chilometri e oltre di spessore glaciale, che le trivelle russe impegnate nella spedizione hanno finito di perforare oggi, dopo trent'anni di lavori. La zona di Vostok è ammantata di mistero oltre che di ghiaccio, da sempre. Non ultima la sparizione del team di scienziati impegnati nei lavori in questi giorni, di cui hanno dato notizia network importanti come la Fox, poi riapparsi improvvisamente dopo una settimana di comunicazioni interrotte. E la vera avventura comincia adesso, perché fare luce sui misteri del lago, l'ambiente che lo circonda e le sue anomalie potrebbero rappresentare per la scienza un episodio non distante per importanza dalla conquista della Luna negli anni 60.
Misteri e anomalie. L'enorme bacino subglaciale, scoperto negli anni 70, nasconde un tesoro tutto da stimare per quantità e qualità. Di sicuro c'è che l'acqua che contiene è purissima, incontaminata dall'ambiente terrestre, e così è rimasta per venti milioni di anni. L'ecosistema è quindi quello di quell'epoca, con tutto ciò che può comportare per forme di vita vegetali, animali, microbiali. Ma c'è molto di più. Il lago è sovrastato da una cava di ghiaccio, che contiene ossigeno e esercita pressione. A questo si aggiunge la temperatura dell'acqua, che verso la superficie è più fredda, ma che in alcune zone arriva intorno ai 30 gradi. Un posto piacevole per nuotare, se non fosse tremila metri sotto l'Antartide. Il fenomeno viene spiegato con un'ipotesi suggestiva: il bacino che ospita il lago sarebbe in una zona in cui la crosta terrestre è più sottile, da qui l'acqua temperata. E a questo punto si aprono gli scenari più incredibili. Quali forme di vita contiene il lago, che tipo di ambiente è? E comunque la si metta, si tratta di forme di vita da noi oggi considerabili completamente aliene, al mondo di oggi e al nostro ambiente. Tanto che la scienza considera Vostok come un campo di allenamento per comprendere Europa, satellite di Giove dalla composizione ambientale molto simile a questo tesoro chiuso nello scrigno dell'Antartide.
I pericoli del mondo perduto. Il bacino del lago Vostok potrebbe essere un vero e proprio endopianeta, un mondo sconosciuto e autonomo all'interno del pianeta Terra, rimasto a venti milioni di anni fa. Secondo ipotesi non prive di fascino, il ciclo dell'acqua potrebbe essere completo, la conca della caverna ospitare fenomeni meteo, piogge e temporali e spostamenti d'aria. E forse forme di vita complesse. Sicuramente, ci sono i batteri. Un aspetto che crea più di un problema, perché il nostro mondo e quello dimenticato del lago Vostok potrebbero essere incompatibili. Un agente proveniente dalla Terra potrebbe contaminare e sterminare la biologia del lago in pochi minuti. Così come un agente proveniente dal lago, sconosciuto per il nostro ambiente e potenzialmente pericoloso potrebbe provocare problemi imprevedibili per tutto il pianeta. Per questo nell'opera di scavo, il team russo ha prestato attenzione totale al pericolo di contaminazione biunivoca. L'acqua da analizzare proveniente dal lago sarà prelevata creando un foro attraverso cui la pressione spingerà il liquido in alto. Si attenderà quindi il ricongelamento e poi verranno presi i campioni. Naturalmente il momento del taglio del ghiaccio per praticare il foro è quello più delicato, quello in cui il nostro mondo e i nostri batteri entrano in contatto con un universo misterioso intrappolato da milioni di anni.
Attività magnetica inspiegabile. Ma i misteri di Vostok non sono finiti. Ce n'è un altro, ugualmente importante ma dai contorni ancora meno definibili. Nella zona sud-occidentale del lago, i team di ricerca hanno individuato e verificato per anni la presenza di una fortissima anomalia magnetica, ritenuta di origine inspiegabile, che si estende 105 km per 75. Alcuni ricercatori pensano che anche questo fenomeno sia da attribuirsi all'assottigliamento della crosta terrestre in quel punto. Ma alcuni rilievi effettuati da rilevatori sismici hanno individuato la presenza di un elemento metallico di forma circolare o forse cilindrica che appare dal diametro molto esteso, alla base del lago. L'ipotesi è che possa essere questa non specificata struttura a generare l'alterazione di 1000 nanotesla nel campo magnetico di una zona così estesa. Un elemento che ha aperto scenari da X-Files, che vedono già i sostenitori della presenza di un gigantesco Ufo seppellito di ghiacci, contro chi parla di un elemento meteorico.
Di certo c'è che la forma dell'oggetto misterioso appare particolarmente regolare. Voci non confermate riportano che l'agenzia nazionale per la sicurezza degli Usa (NSA) abbia perimetrato la zona, secretato le comunicazioni sull'area e impedisca l'accesso per chiunque, per "evitare contaminazioni".
Cosa nasconde il lago e in che modi e tempi la scoperta inciderà sul pianeta Terra è tutto da vedere. Vostok è stato appena raggiunto, e i misteri che contiene prima o poi arriveranno in superficie.
domenica 1 luglio 2012
Stephen Littleword - La tecnologia dell’ovvio
Vivi pienamente la tua vita ogni singolo giorno. Fai esperienze, gioisci, sogna!
Abbi cura di te e dei tuoi amici. Divertiti, fai il pazzo, non aver paura di essere considerato strano. Esci, viaggia, impara! Vai dove desideri e godi ogni singolo istante, ogni singolo passo. Cogli l’opportunità di imparare dai tuoi errori, non essere così cocciuto da credere che non li farai. Immagina la vita come tu la vuoi e costruiscila un mattoncino al giorno, te la meriti!
Non cercare di essere sempre perfetto, perchè ti do una buona notizia, nessuno lo è. Sii semplicemente un buon esempio per chi ti sta intorno.
Ama le cose che fai e sii felice.
Abbi cura di te e dei tuoi amici. Divertiti, fai il pazzo, non aver paura di essere considerato strano. Esci, viaggia, impara! Vai dove desideri e godi ogni singolo istante, ogni singolo passo. Cogli l’opportunità di imparare dai tuoi errori, non essere così cocciuto da credere che non li farai. Immagina la vita come tu la vuoi e costruiscila un mattoncino al giorno, te la meriti!
Non cercare di essere sempre perfetto, perchè ti do una buona notizia, nessuno lo è. Sii semplicemente un buon esempio per chi ti sta intorno.
Ama le cose che fai e sii felice.
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