lunedì 21 maggio 2012

Trilogy da 12mila euro donato a ente di ricerca

L'innamorato abbandonato ha deciso di fare beneficenza: l'anello andrà all'asta e la somma ottenuta sosterrà la lotta contro il cancro e le leucemie



Un diamante è per sempre. Anche se non arriva a destinazione, e viene donato ad un ente di ricerca. Succede a Catania, dove un innamorato ha acquistato in gioielleria un trilogy da 12 mila euro ma è stato lasciato dalla sua fidanzata prima di poterglielo infilare al dito, come vuole la tradizione. Così, ha pensato di darlo in beneficenza e si è rivolto al Codacons per sapere come fare. Gli avvocati dell'associazione di consumatori, guidati dal presidente regionale Giovanni Petrone, non riuscivano a credere alle proprie orecchie ma poi hanno dato una mano al cuore infranto portando a termine la transazione, avvenuta qualche giorno fa: «Con grande soddisfazione - spiega il Codacons - i legali hanno spiegato a G. che la donazione è possibile e che può procedere serenamente nel suo intento. G. ha così trasformato il suo atto d'amore nei confronti di una donna, in un atto d'amore più ampio nei confronti di chi ha bisogno di aiuto».

LA STORIA - In questo caso, perciò, non è vero che dai diamanti non nasce niente: stavolta è fiorita una buon'azione da film. L'infelice giovanotto catanese vuole restare anonimo, ma con il Codacons ha vuotato il sacco confidando tutte le sue pene d'amore: «La storia - ha detto con un sospiro - durava da otto anni, nonostante a complicare la situazione ci fossero altri precedenti matrimoni. Avevamo anche deciso di andare a convivere, così le ho comprato l'anello. Volevo acquistarlo da anni, ma non avevo mai avuto la possibilità economica: fino a quando ho ricevuto una somma di denaro che aspettavo da tempo, e con quei soldi ho acquistato il Trilogy. Ma lei mi ha lasciato prima, senza sapere dei diamanti». Il ragazzo, però, non si è dato per vinto e dopo qualche tempo è tornato alla carica: «Volevo consegnarle l'anello comunque, a storia finita - ha proseguito - durante la festa per il suo compleanno: ma lei non l'ha accettato. E non sa nemmeno quanto ho speso! A vederlo, io soffrivo perché racchiudeva in sé ricordi di noi due insieme. Così, ho pensato che era un atto d'amore e che preferivo donarlo a chi ne ha bisogno».

L’ENTE DI RICERCA - L'ente di ricerca a cui è andato l'anello si occupa di lotta contro il cancro e le leucemie: lo rivenderà o lo metterà all'asta per recuperarne denaro utilissimo alla propria causa. A Catania un gesto così succede per la prima volta. Ma se «i diamanti sono i migliori amici delle donne», qualche volta hanno anche una doppia vita, e si riciclano con disinvoltura. «La maggior parte di questi regali arriva a destinazione - spiega all'Italpress Amelia Saguto dell'omonima gioielleria in centro - ma, nei casi in cui non succede, generalmente l' ex fidanzato lo cambia con un dono per se stesso, come un orologio. C'è chi lo ha regalato alla propria mamma, chi lo ha fatto diventare un ex voto. E c'è pure chi lo conserva per una futura destinazione...».

Perchè c'è stato il terremoto in Emilia Romagna?

Ma come, un terremoto in Pianura Padana? Si è del tutto possibile.
Il terremoto del 5.9° Richter che si è verificato a Mirandola, tra Parma e Ferrara, rientra chiaramente nella fase evolutiva della geologia del luogo. L’evoluzione geologica dell’Appennino emiliano-romagnolo, che si estende anche sotto la pianura, nascosto da depositi di sedimenti portati dal Po e dai fiumi ad esso affluenti si inquadra all’ultimo dei grandi fenomeni geologici che ha portato anche alla nascita di una parte delle Alpi.
(Che cosa fare in caso di terremoto)


Così è nato l'Appennino emiliano.


L’Appennino è una catena a “falde”, ossia composta da grandi pieghe che hanno coinvolto potenti pacchi di strati, che si è formata in un arco di tempo che dal Cretaceo, ossia da un centinaio di milioni di anni, si spinge fino ai nostri giorni. In questo arco di tempo vi è stato in atto la collisione tra due blocchi di crosta terrestre (o meglio di litosfera): tra quella cioè, che viene chiamata zolla europea (o sardo-corsa), e la piccola placca Padano-Adriatica (o Adria). Non è facile comprendere dove erano queste due zolle, tuttavia si pensi che la Sardegna e la Corsica un tempo erano attaccate alla Francia e ad un certo punto sono “scivolate” verso la loro posizione attuale. Queste due isole formano la zolla sardo-corsa.
La placca Padano-Adriatica invece, era la punta più avanzata dell’Africa (vedi disegno). Il processo di collisione tra queste due zolle continentali è stato preceduto dalla chiusura di un’area oceanica che era presente tra di esse: era l’oceano ligure o ligure-piemontese che faceva parte della Tetide.



L'epicentro della prima scossa (nella notte). Alle 15 circa, una nuova forte scossa, più a est, in provincia di Ferrara. Lo sciame sismico continua in tutta la pianura padana.

La catena appenninica deriva così dalla complessa deformazione dei sedimenti deposti durante questa evoluzione. Oggi i geologi parlano di “Dominio ligure”, per definire i sedimenti che si depositarono nell’area oceanica, di “Dominio epiligure”, per quei sedimenti che a partire dall’Eocene medio (circa 40 milioni di anni fa) sono stati sottoposti a “compressioni” molto forti, di “Dominio subligure“, che corrisponde alla crosta africana adiacente alla zona oceanica e di Dominio tosco-umbro, di pertinenza africana.
Alla fine del processo deformativo i sedimenti di questi domini risultano notevolmente spostati rispetto al luogo ove si sono formati e si sono in gran parte sovrapposti in modo assai complesso.
Dal Messiniano, ossia da circa 7 milioni di anni fa, in poi anche le zone esterne della catena e l’area padana sono coinvolte nelle fasi deformative. La progressiva migrazione delle falde verso est provoca una profonda deformazione anche nell’area padana, che continua ancora ai nostri giorni.

Che cosa fare in caso di terremoto

La guida della protezione civile con i consigli da seguire, prima, durante e dopo una scossa sismica.



Prima regola: trovare un riparo e accucciarsi.
Leggi la spiegazione del perché c'è stato il terremoto in Emilia-Romagna.
La protezione civile sul suo sito fornisce una serie di consigli da seguire prima, durante e dopo un terremoto (leggi).

In caso di scossa, i consigli sono prima di tutto di identificare posti sicuri all’interno e all’esterno

Sotto mobili robusti, come per esempio una pesante scrivania o un tavolo.
Contro un muro interno.
Lontano da dove vetri potrebbero frantumarsi (come nei pressi di finestre, specchi, quadri) o da dove librerie pesanti o altri mobili pesanti potrebbero cadere.
All’esterno, lontano da edifici, alberi, linee telefoniche ed elettriche, cavalcavia o autostrade sopraelevate.
In dettaglio,

Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.
Ti può proteggere da eventuali crolli

Riparati sotto un tavolo.
È pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso

Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire

Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami

Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Potrebbero crollare

Rimani lontano da impianti industriali e linee elettriche.
È possibile che si verifichino incidenti

Sta lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.
Si possono verificare onde di tsunami

Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.
Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli

Evita di usare il telefono e l’automobile.
È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi

L'anello di fuoco del Giappone

Ecco lo spettacolare "anello di fuoco", l'eclisse anulare di Sole osservata ieri in Giappone. Era visibile in una stretta fascia dell'emisfero Nord attraverso il Pacifico.
L'eclisse, della durata di circa 4-5 minuti, ha interessato la vasta area dell'arcipelago tra cui le principali città sulla costa del Pacifico, come Tokyo, Nagoya e Osaka: è stata la prima solare visibile in Giappone dal 1987, anno in cui fu osservata nella prefettura di Okinawa, e la prima in 932 anni a coprire gran parte del Giappone.

La sequenza è in senso orario a partire dall'angolo in alto a sinistra.

mercoledì 16 maggio 2012

Fulmini su Toronto

L'incredibile video di un temporale su Toronto, con i fulmini in slow motion.

Il 24 agosto 2011, Toronto (Canada) è stata investita da un fortissimo temporale. Fenomeno non raro per la città che vanta un curioso primato, quello di attirare un gran numero di fulmini.
"Colpa", se così si può dire, della Canadian National Tower, che con i suoi 553 metri d'altezza è il più alto parafulmine del mondo. Compito che svolge perfettamente.
In questo video Jon Simonassi ha condensato la tempesta in pochi minuti.



domenica 13 maggio 2012

RICORDATE LA LINEA DI CAVANDOLI?

La Linea è un personaggio nato da un tratto di matita
divenuto famoso in diverse parti del mondo
e soprattutto in Francia dove prese il nome di “Balou”.
Lo conoscemmo noi di quella generazione
grazie al mitico “Carosello”
dove pubblicizzava una nota marca di pentole…
Eccovi ora, se vi fa piacere riveder la Linea…
o se, essendo giovani,
 avete la curiosità di conoscerla 
3 episodi…
Il primo…

è un esempio classico…
LA LINEA DI CAVANDOLI
 
Il secondo è un episodio sexy… (sexy ma si fa per dire… A bocca aperta)
LA… SEXY LINEA…
 
ed infine il terzo è un altro bellissimo video
in cui la fantasia dell'autore colpisce ed entusiasma…
Chi infine volesse conoscere in breve
la storia del suo creatore…
Osvaldo Cavandoli
ecco… una sua breve biografia da Wikipedia
 Osvaldo Cavandoli
Osvaldo Cavandoli detto CAVA (Maderno sul Garda, 1 gennaio 1920 – Milano, 3 marzo 2007) è stato un animatore e autore di fumetti italiano, Cittadino onorario di Milano. è famoso per il suo cartone animato La Linea.
Cavandoli è nato a Maderno, sul lago di Garda, ma si è spostato a Milano all’età di due anni.Dal 1936 al 1940 ha lavorato come designer tecnico all’Alfa Romeo.
Appassionato fin da bambino ai fumetti si è avvicinato a questo mondo all’età di 23 anni, ha cominciato poi a lavorare con Nino Pagot.
Nel 1949 collabora con lo stesso Pagot alla realizzazione de I fratelli Dinamite, primo film di animazione a colori prodotto in Italia.
Nel 1950 ha cominciato a lavorare solo come direttore e produttore.Disegna per la pubblicità televisa personaggi come Bill e Bull e la Mucca Carolina.
Diviene tuttavia famoso soprattutto con La Linea, apparso la prima volta nel 1969 come carosello.Nel 1978 e nel 1988 ha creato due nuovi cortometraggi: SexiLinea ed ErosLinea.
Nel 1980 collabora alla Pimpa di Altan.Dopo la fine di Carosello, raccolse tutte le parti non pubblicitarie del suo lavoro dedicato a La Linea: 94 cortometraggi, cui si aggiunsero il gustoso Olympic Games e un lavoro di maggior durata (7 minuti) per il bicentenario di Mozart.
Muore a Milano il 3 marzo 2007, all’età di 87 anni.