mercoledì 6 luglio 2011

ED E’ SUBITO SERA

 ED  E’ SUBITO   SERA

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera

Salvatore Quasimodo



Parafrasi:


Ognuno è fermo e immobile, solo,
nell'illusione di essere il centro del mondo,
illuminato, ma anche ferito da un raggio di sole:
e all'improvviso sopraggiunge la sera (la morte).
La lirica è divisa in tre momenti, uno per verso, che insieme  riassumono, in modo intenso  e  significativo, l'amara  concezione  che il poeta ha della  vita.  Ogni uomo,  infatti,  è  tragicamente solo nel  mondo  e  il raggio  di  sole, che simboleggia la vita  intesa  come fonte di gioia, ma anche di pena per la sua precarietà, presto si spegne nella sera della morte che sopraggiunge improvvisa.

 1 Ognuno... terra: in questo verso  il  poeta  afferma  l'immutabilità  della
                    condizione dell'uomo che, nonostante viva e operi tra  gli
                    altri, non riesce mai a comunicare veramente con nessuno. 
                    "Ognuno" si riferisce a una condizione  universale che  va
                    oltre le singole esperienze individuali.
                    "Sul cuor della  terra"  indica  che  l'uomo,  stoltamente
                    convinto di essere  il  centro ("cuor")  della  terra,  in
                    realtà rimane sostanzialmente estraneo  al  vibrare  della
                    vita del mondo.

2 trafitto... sole: "trafitto" ha una funzione bivalente:  la  luce  del  sole
                    prima illumina (dunque è benefica) l'uomo, poi lo  ferisce
                    (dunque è dolorosa) con la sua fugacità.
                    La vita,  simboleggiata  dal  "sole",  da  possibilità  di
                    felicità diventa motivo di amarezza e di sofferenza.
                    Infine, l'aggettivo numerale "un" sta  a  indicare  quanto
                    fragile sia l'uomo. Infatti basta una piccola  contrarietà
                    ("un raggio") per abbatterlo.

3 ed è... sera: con la stessa rapidità con cui la giornata trapassa nella sera
                sopraggiunge fatalmente la morte. La sera, infatti, diviene il
                simbolo della morte.

1 commento:

  1. la folgorazione poetica di Quasimodo, viene una volta nella vita e solo ai grandi poeti, poche parole per esprimere concetti immensi, descritti da altri con montagne di inutili parole.
    Complimenti come sempre per la scelta e bellissimo il tuo blog.
    ciao

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