Questo articolo è stato scritto subito dopo l’attacco alle Torri
11 settembre 2001 un giorno che sara’ scritto sui libri di storia e che i nostri figli e nipoti studieranno a scuola. Per noi un giorno che non dimenticheremo indipendentemente dalla parte in cui ci troviamo. Un giorno in cui l’umanita’ tutta ha perso qualche cosa e dove, forse, chi ha avuto un ruolo nella storia politica dei vari Paesi ha perso la dignita’. Un atto da condannare, cosi’ come da condannare sono tutti gli attentati indipendentemente dalle ragioni di chi li rivendica. Tuttavia non posso fare a meno di chiedermi come si sia arrivati a tutto questo e quanta responsabilita’ abbiano problemi mai risolti o lasciati li’ a meta’. Sono anni che si parla delle varie questioni medio-orientali dando, come si dice, un colpo a cerchio e un colpo alla botte senza pero’ prima aggiustare il legno che sta sotto. Pur dando, ovviamente solo moralmente, tutto il mio sostegno agli Stati Uniti non posso non pensare che un bel mea culpa dovrebbero recitarlo loro e anche noi Europa Unita che forse in politica estera abbiamo non pochi peccatucci da farci perdonare. Pero’, anche se credo fermamente che studiare il passato sia importantissimo spero che guardando al futuro le prossime azioni non creino piu’ disastri di quelli gia’ successi, forse prima di lasciarsi andare alle vendette, che non serviranno ne a riportare in vita nessuno ne’ tantomeno a placare il dolore, sarebbe piu’ giusto cercare di trovare, ovviamente dove possibile, soluzioni che risolvano i problemi islamici alla radice. Una sforbiciata alle foglie alle volte non fa ricrescere nuovi rami ma morire la pianta e la pianta della Pace è troppo importante per tutti Noi.
Sono d'accordo con chi ha scritto questo articolo, il dolore per le migliaia di morti c'è e ci deve essere, come ci deve essere la lotta contro tutte le forme di terrorismo; ma non deve mancare anche una sana autocritica sui ns comportamenti nei confronti dei paesi del terzo mondo.
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