giovedì 29 dicembre 2011

LA LITTIZZETTO E… LE FESTE DI NATALE

 
 
Un graffiante… ma non può che esser così…
brano della Luciana nazionale…
che ci parla proprio di questi giorni…
 
Certo è un pò femminista ma esilarante come al solito A bocca aperta
 
 
 
 
 
 
LA LITTIZZETTO…
LE FESTE DI NATALE…
ED IL… MASCHIO
 
 
 
 
 
 
 
Anno nuovo.
Vita? Tendenzialmente identica.
Con qualche certezza in più. 
Tipo Cindy Crawford che nella pubblicità di un aspirapolvere ci fa sapere che detesta gli acari.
Fantastico. Doveva venire lei col suo neo dall’America a dircelo.
Pensare che noi invece andiamo pazze per gli acari.
Li alleviamo con orgoglio negli orli dei tappeti.
Con gioia lasciamo che si riproducano negli anfratti del camino.
Vai, Cindy… torna pure nell’Illinois e, se puoi, portati anche quella bietola di Richard Cere con le sue praline.
 
 
 
 


 
Che stanchezza. Non so più cosa sia la tolleranza.
Sarà stata la magia del Natale. Eh, sì. D’altra parte sono una donna…
E cosa fa una donna durante le feste? Si sfrange l’anima e il corpo.
Con una mano ritira la tredicesima e con l’altra paga le bollette, compra i regali ai figli, fa il presepe, addobba l’albero, salda la rata del riscaldamento, sistema le camere per i parenti, fa la spesa, prepara gli agnolotti, compra la stella di Natale per la suocera, corre dalla parrucchiera, fa il pieno alla macchina, appende il vischio alla porta, cura l’acetone del figlio piccolo che si ammala sempre durante le feste, spedisce gli auguri di Natale ai colleghi del marito, mette a mollo le lenticchie, compra i petardi per il Capodanno e, per non perdere tempo, con una scopa legata al sedere, spazza il parquet.
 
 
 


 
E l’uomo? ‘Sto balengo?
Si mette il costume rosso e la barba bianca e fa Babbo Natale. 
Stop. ‘Sto grandissimo minchione.
Poi gioca tutto il tempo coi figli e dice: 
“La mamma di giocare non ne ha più voglia perché non è rimasta bambina come me!”.

Tu non sei rimasto bambino, amore mio invertebrato, sei rimasto cretino… capisci?
Certo.. son quelle tre o quattro letterine che però fanno la differenza.
Per te, tesoro mio, il massimo della trasgressione è dormire senza mutande… lo sai, fragolina mia di bosco, che sei un uomo di seconda scelta?
 
Sei come il prosciutto di spalla coi polifosfati.
A mangiarlo non è che muori, ma a lungo andare ti danneggi la salute.
 
Ah, dimenticavo.
Le vedi quelle corna scintillanti rimaste sotto l’albero?
Sono per te!
 
 
 
 
 

martedì 27 dicembre 2011

Molla, la civetta che adora le coccole


Quando la accarezzano socchiude gli occhi come un gattino. Il video del rapace bergamasco che ha conquistato YouTube.


(Video credit: MrNuraT, http://www.youtube.com/user/MrNuraT)
La tenerezza non è esattamente la prima qualità che associamo a un rapace. Eppure questa civetta bergamasca sembra avere un debole per le coccole, e a ogni gesto di affetto socchiude gli occhi come farebbe un micio. Molla, questo il nome dell'uccello, è cresciuta a Villa D'Adda (Bergamo), sotto le attente cure dei Falconieri delle Orobie, un gruppo che alleva una ventina di rapaci. Durante una manifestazione a Biassono (nella provincia di Monza e Brianza) un operatore ha catturato l'espressione della civetta mentre riceveva le coccole di Martina, una bambina di 12 anni, tra le occhiatacce gelose degli altri uccelli. Come è facile immaginare, il video sta spopolando online - solo su YouTube è stato visto da oltre 6 milioni e 660 mila utenti - è c'è chi sta pensando di aprire una pagina di Facebook dedicata a Molla.

Imballi e carta da regalo: come smaltire la spazzatura natalizia

Scatole, pacchi, nastrini... come gestire il Natale senza rimanere sommersi dai rifiuti né danneggiare l'ambiente?


Un'idea: al posto della carta, perché non utilizzare un bel panno da regalo? È un modo per ridurre gli sprechi di cellulosa e fare due regali in uno. Photo credit: © Topic Photo Agency/Corbis
Un'idea: al posto della carta, perché non utilizzare un bel panno da regalo? È un modo per ridurre gli sprechi di cellulosa e fare due regali in uno. Photo credit: © Topic Photo Agency/Corbis

Il Natale come ogni anno lascerà dietro di sé un lungo strascico di immondizia: tra scatole, carta da regalo, nastri e packaging alimentare, la produzione di rifiuti in questo periodo dell'anno aumenta di un terzo rispetto alla norma. Ecco cosa possiamo fare per ridurre il nostro carico di spazzatura famigliare.
Eco-Natale
Vuoi festeggiare il Natale senza guastare le feste all'ambiente? Segui la miniguida al Natale sostenibile di Green Life: scopri anche come scegliere luminarie ecologiche che non pesino sulla bolletta e come gestire l'annosa scelta dell'albero di Natale
  • Prima di tutto: lo shopping. La riduzione dei rifiuti natalizi comincia dalla corsa ai regali. Per aiutare i vostri amici e famigliari a produrre meno rifiuti, pensate a un dono che richieda la minore quantità di imballaggi possibile. Privilegiate le confezioni semplici, puntando alla qualità del prodotto, piuttosto che alla complessità del pacchetto. Andate a fare spese attrezzati con shoppers di tela riutilizzabili (e se potete, a piedi, ma questo è un altro discorso).
  • Prediligete imballi monomotariale (solo plastica, solo carta, solo alluminio o solo vetro): sarà più semplice stabilire dove gettarli o come riciclarli. Occhio alle confezioni di giocattoli: sono spesso costituite da parti sia in plastica, sia di cartone, due tipologie diverse di materiali che andranno opportunamente differenziate.
  • Usate carta da regalo riciclata: è elegante, originale e denuncia un'attenzione nei confronti dell'ambiente che sarà sicuramente apprezzata dal destinatario.
  • Sostituite i classici biglietti di Natale con una telefonata: sprecherete meno carta e sarà un'occasione per risentire qualcuno che magari non vedete da qualche tempo.
  • Aprite i pacchetti con cautela e tenete da parte la carta regalo: schiacciata sotto un libro pesante, tornerà utile per il prossimo anno. Se gettate la carta nell'apposito bidone per la raccolta differenziata, ricordatevi di rimuovere prima i residui di nastro adesivo e altri materiali non di cellulosa.
  • Il nastro che avvolge i regali si butta nell'indifferenziata perché non è di plastica pura. Prima di sbarazzarvene però, considerate la possibilità di riciclarlo.
  • Se dovessero rimanervi degli scatoloni da smaltire, appiattiteli con cura e, se molto grandi, riduceteli in tanti pezzi per facilitare il lavoro degli operatori addetti allo smaltimento.
  • Le luci dell'albero, se guaste, sono da considerare rifiuti elettronici (RAEE) a tutti gli effetti e vanno portate alle isole ecologiche cittadine, alle riciclerie o direttamente al rivenditore previo acquisto di luci nuove.
  • Le palline dell'albero che immancabilmente si romperanno si gettano insieme al vetro solo se sono effettivamente di vetro. Controllate sulla confezione prima di sbarazzarvene.

La cometa di Natale


La cometa C/2011 W3 Loveljoy, dopo aver letteralmente sfiorato il disco incandescente del Sole, è riuscita a sopravvivere e adesso si mostra ai fortunati osservatori dell’emisfero australe (e anche agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale – ISS) in tutta la sua bellezza, sfoggiando una meravigliosa coda lunga centinaia di migliaia di chilometri.
Qui di seguito una serie di immagini riprese all’alba dei giorni scorsi, ed un filmato effettuato dal comandante della Stazione Spaziale.

La cometa Lovejoy poco dopo il suo sorgere, quasi insieme al Sole. Chiaramente visivili sono le due code, quella di ioni o gas, rettilinea, e quella di polveri, più appariscente e incurvata. Colin Legg

La coda della cometa Lovejoy sta sorgendo. Colin Legg

La cometa Lovejoy ripresa lo scorso 21 dicembre da Siding Spring (Australia). Rob McNaught

La cometa Lovejoy ripresa da Adelaide. Mark Dawson

La cometa Lovejoy ripresa dall'Australia meridionale. Adelaide Now
Nel seguente filmato, la cometa Lovejoy ripresa da Dan Burbank, comandante della Stazione Spaziale Internazionale, in orbita attorno alla Terra ad una quota di circa 400 km.


Il pianto d'un uomo

Le lacrime d’un uomo sono  preziose mettono a nudo il guerriero che è in lui, fanno trasparire il buono, che è la sua forza. Un uomo che piange ti apre il cuore e mette il suo nelle tue mani, ne sentirai  i  battiti, vivo ti parlerà d’amore. Tienilo  stretto, non lasciarlo fuggire,  fagli  sentire  che  le tue  lacrime sono   come le sue. Asciugale con i baci perchè l’amore sia gioia, allegria,  ogni dolore è vita, perche dietro al dolore c’è stata felicità  e ogni lacrima ti ha regalato un sorriso, questo è  il suo prezzo. Vorrei tante lacrime anch’io, per  non farti sentire solo!!!!!!!

sabato 24 dicembre 2011





La leggenda narra che l'Albero di Natale nasca in Alsazia nel 1605. Per Natale, proprio in questa regione francese, si portavano in casa degli abeti, si mettevano nelle stanze più importanti della casa, si ornavano con rose di carta di vari colori, mele, zucchero, oggetti d'oro e luccicanti. Ecco quindi dove nacque l'albero di Natale ufficialmente per la prima volta.

Prima di questa tradizione dell'Albero, prettamente natalizia, un l'antico rito pagano prevedeva di portare in casa, prima del nuovo anno, un ramo di abete ben'augurante.

Nel Medioevo si diffonde la tradizione della ricostruzione nelle chiese dello scenario del paradiso terrestre, proprio nella vigilia del Natale, si decoravano gli alberi con con frutta di tutti i tipi, simbolo dell'abbondanza e del mistero della vita.

Poi a questi alberi di frutta si preferirono sempre di più gli abeti, proprio perché l'abete, ha la caratteristica "magica" di essere sempreverde. Secondo una favola, questa caratteristica è stata data in dono da Gesù stesso per avergli offerto rifugio mentre era inseguito dai suoi nemici. 


Albero di Natale *

Tu che ne dici o Signore, se in questo Natale
faccio un bell'albero dentro il mio cuore e ci attacco,
invece delle palline colorate, i nomi delle persone che amo?

Le persone lontane e vicine. Gli amici nuovi e quelli di sempre.
Quelli che sento tutti i giorni e quelli che vedo di rado.
Quelli che ricordo sempre
e quelli che, alle volte, restano soltanto nei ricordi.

Quelli che sono parte dei miei giorni e
quelli che compaiono nella mia vita anche per caso.
Quelli delle ore difficili e quelli delle ore allegre.
Quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire,
e quelli che mi fanno sempre sorridere.
Quelli che conosco profondamente
e quelli dei quali conosco solo le apparenze.

Quelli che mi devono poco e quelli ai quali devo molto.
I miei amici semplici ed i miei amici importanti.
I nomi di tutti quelli che sono già passati nella mia vita.
Un albero con radici molto profonde
perché i loro nomi non escano mai dal mio cuore.

Un albero dai rami molto grandi,
perché nuovi nomi venuti da tutto il mondo
si uniscano ai già esistenti.
Un albero con un'ombra molto gradevole,
che possa ristorarmi nei momenti difficili...

...che la nostra Amicizia
sia un momento di ristoro profondo
durante le lotte della vita. 

IL MITICO CORO DELLE RENNE

 
 
 
ECCO IL FAMOSISSIMO…
ED ORMAI MITICO GIOCHINO
IMPERDIBILE… ED INDIMENTICABILE..
SOPRATTUTTO PER I PICCINI
 
 
 
 
 
 
Un classico del web prenatalizio dal sito Icq.
 
Questa è la terza versione
del mitico coro delle renne di Babbo Natale.

Stavolta è proprio Santa Claus il protagonista: 
esegue Jingle Bells secondo i vostri comandi
(basta un clic) 
sia in versione tradizionale
che… hip hop, rock e yodle…
 
 
 
 
 
 
Avvicinando poi il mouse alle renne ferme…
esse si animano…
 
 
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E BUON DIVERTIMENTO
PER VOI ED I VS RAGAZZI