mercoledì 28 settembre 2011

COSTRUIRE




Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora

penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa

al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il traguardo

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione

così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione

ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve
(Niccolò Fabi)
Già, la vita è costruire, ed è bello vivere delle emozioni, quelle forti. Le prime volte e le sorprese e i viaggi e il piacere. E le ultime volte, che segnino un traguardo o una sconfitta portano comunque con sé tutto il gusto di qualcosa che è compiuto. E dopo una fine c’è un inizio ancora…
Ma in mezzo, in mezzo c’è la vita. La quotidianità che forse troppo spesso non sappiamo apprezzare, vivere, amare.
In questa quotidianità sento i miei sensi amplificarsi e crescere. E ancora sognare, sognare, non la perfezione che io detesto, ma la gioia di piccole cose che non hanno bisogno di essere perfette per darti pace, serenità.
Come sentirsi vicini e non aspettarsi nulla dal domani, silenziosamente costruire l’oggi.

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