lunedì 31 ottobre 2011
Mark Tompkins
Mike Tompkins è un giovane di appena 23 anni, che ha utilizzato il web per far emergere il suo talento canoro, sa imitare ogni suono con la sua bocca...
Guardare per credere.
Guardare per credere.
sabato 29 ottobre 2011
Giuseppe Ungaretti
M'ILLUMINO
D'IMMENSO
Per capire a pieno la poesia, secondo me, occorre anche valutarne il titolo: Mattino.
Si tratta del momento in cui la luce nascente vince le tenebre, e rivela le cose prima adombrate dal buio.
Quella luce che svela tutto, dà il senso dell'immensità.
Metaforicamente, può essere Mattino, anche la folgorazione del poeta che scopre la sua ispirazione, e gli detta verità nuove e non ancora pensate, lo porta alla ricerca di parole chiave che, nella loro brevità esprimano tutti i significati possibili (immensi, quindi, perché inesauribili).
Poesia breve.
Consta solo di due parole, unite tra loro da una trama di richiami sonori.
Nell'illuminazione del cielo al mattino, da cui prende spunto la
lirica, Ungaretti riesce a cogliere l'immensità interiorizzandola.
Per comprendere a pieno il componimento bisogna porre l'attenzione sul titolo "M'illumino d'immenso", dove lo splendore del sole sorto da poco trasmette al poeta una sensazione di luminosità che provoca immediate associazioni interiori ed in particolare il sentimento della vastità.
Il titolo ha una valenza evocativa perché l'idea della infinità grandezza della luce colpisce il poeta. L'intensità della poesia si affida anche alla sinestesia (qui potrebbe spiegare questo fenomeno psicologico usato in poesia, cioè quello strano processo per il quale toccando un oggetto o assaggiando un qualcosa o ancora vedendo un'immagine, hai sensazioni e percezioni ) su cui è costruito il testo, oltre che al perfetto parallelismo fonico-ritmico dei due versicoli, aperti da un'elisione, costruiti da due ternari e ruotanti attorno a due termini comincianti per i e terminati per o.
Il poeta con questa folgorazione ha voluto raccogliere la sua gioia profonda davanti ad uno spettacolo naturale di entità sublime, tenuto conto che lui era appena uscito dalla guerra.
Il cyborg? E’ un ratto e ha un chip al posto del cervelletto
E’ nato il primo vero cyborg. Non si tratta di un uomo che ha un chip impiantato nel braccio, utile solo per aprire le porte, dialogare con un computer, o ricordare i suoi dati sanitari. Tutto questo è già possibile. E’ invece un primo tentativo di effettuare la sintesi tra organismi biologici e sistemi artificiali, come previsto nei romanzi di fantascienza di William Gibson. Il cyborg in questione infatti ha un chip che sostituisce alcune funzioni del cervello, che risponde agli stimoli e alle sollecitazioni di altre aree cerebrali e della periferia del corpo, e che viene comandato in modo autonomo. Si tratta dunque di uno strumento flessibile, che consente una modellazione dello stimolo, che viaggia in entrambe le direzioni, e non solo verso o dall’oggetto.
Cervello artificiale. Per ora il cyborg è un ratto, ma visti i primi risultati, è molto probabile che la tecnologia utilizzata possa essere poi estesa anche agli umani.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Tel Aviv ha infatti messo a punto un cervelletto artificiale che riceve stimoli dal cervello e, dopo averli interpretati, li rimanda alle regioni interessate , e da lì agli arti, per produrre un movimento. Il cervelletto infatti è l’organo preposto alla coordinazione e apprendimento dei movimenti, regolazione del tono muscolare.
L’esperimento è stato svolti su ratti ai quali erano state disattivate le connessioni tra cervello e cervelletto. In questa situazione, erano incapaci di imparare e compiere semplici azioni, quelle tipiche a cui sono sottoposti i ratti in laboratorio: per esempio imparare a strizzare gli occhi quando un campanello viene fatto suonare. Per svolgere questo piccolo sforzo, il ratto deve imparare il riflesso motorio, ovvero la risposta automatica relativa a un comando impartito dal sistema nervoso. Ma ovviamente senza l’azione di mediazione del cervelletto non riesce a portare a termine il compito. Una volta che il cervelletto artificiale è stato collegato esternamente, le funzioni sono state ripristinate, e i ratti sono riusciti a reagire.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Tel Aviv ha infatti messo a punto un cervelletto artificiale che riceve stimoli dal cervello e, dopo averli interpretati, li rimanda alle regioni interessate , e da lì agli arti, per produrre un movimento. Il cervelletto infatti è l’organo preposto alla coordinazione e apprendimento dei movimenti, regolazione del tono muscolare.
L’esperimento è stato svolti su ratti ai quali erano state disattivate le connessioni tra cervello e cervelletto. In questa situazione, erano incapaci di imparare e compiere semplici azioni, quelle tipiche a cui sono sottoposti i ratti in laboratorio: per esempio imparare a strizzare gli occhi quando un campanello viene fatto suonare. Per svolgere questo piccolo sforzo, il ratto deve imparare il riflesso motorio, ovvero la risposta automatica relativa a un comando impartito dal sistema nervoso. Ma ovviamente senza l’azione di mediazione del cervelletto non riesce a portare a termine il compito. Una volta che il cervelletto artificiale è stato collegato esternamente, le funzioni sono state ripristinate, e i ratti sono riusciti a reagire.
Il futuro dell’ippocampo. E’ chiaro che poco interessa per ora permettere a un uomo di eseguire un comando istintivo in seguito a uno stimolo sonoro. Ma la ricerca ha dimostrato che non solo è possibile collegare elettricamente un apparecchio al cervello, ma che lo stimolo può essere interpretato correttamente e può circolare in entrambi sensi dalla fonte alla periferia. La prossima sfida sarà capire come agire in cervelli e azioni più complesse, che coinvolgono aree più vaste del cervelletto. Una volta stabilito il principio di funzionamento infatti sarà possibile sostituire anche aree dell’ippocampo o della corteccia visiva, e, forse, aiutare persone colpite da ictus, o da danni cerebrali. Ma come spesso avviene con le notizie scientifiche, per ora è meglio dimenticare tutto: il cyborg umano resta un personaggio del futuro. Secondo i ricercatori ci vorranno almeno altri vent’anni.
Carpe diem - Fernando Pessoa
Carpe diem
Alcuni, con gli occhi rivolti al passato,
vedono quello che non vedono; altri,
gli occhi fissi nel futuro, vedono
quello che non si può vedere.
Perché cercare tanto lontano ciò che ci sta vicino,
la nostra sicurezza? Questo è il giorno,
questa è l’ora, questo è il momento, questo
è ciò che siamo, e non v’è altro.
Senza sosta scorre l’interminabile ora
che proclama la nostra nullità. Con lo stesso
boccone col quale siamo vissuti, moriremo.
La vera storia di Halloween
Poichè la maggior parte delle persone ritiene che si tratti di una festa Americana e in quanto tale vada minimizzata e criticata, ho deciso di rivelarvi lo scoop: Halloween è una festa Europea, con importanti richiami a feste cattoliche... incredibile vero? Leggete, leggete...
Innanzitutto il nome ha origini cattoliche e richiama il I novembre, giorno in cui, nel calendario cattolico, vengono festeggiati tutti i Santi. La celebrazione di "Ognissanti", in inglese "All Saints' Day", denominato anche "All Hallows' Day" presso gli antichi, iniziava sin dal tramonto del 31 ottobre, perciò la sera del 31 ottobre assunse il nome di "All Hallows' Even", successivamente contratto in "Halloween".
Tuttavia la celebrazione di questa festa ha radici molto più lontane ed estranee al Cattolicesimo, infatti gli antichi Celti, abitanti dell'Inghilterra, della Francia e dell'Irlanda, erano soliti festeggiare l'inizio del nuovo anno il I novembre, giorno che segnava la fine della stagione calda e l'inizio di quella fredda. Per questo motivo la notte tra il 31 ottobre e il I novembre era un momento molto intenso e solenne, e rappresentava la celebrazione più importante del calendario Celtico, detta "Samhain". Molte sono infatti le antiche leggende ambientate nella notte di Samhain, gran parte delle quali riguardano la fertilità della terra, il regno delle tenebre e il suo Dio, Samhain appunto, anche se non ci sono testimonianze attendibili che consentano di stabilire se Samhain fosse anche una divinità oltre ad una celebrazione. Certo è che per i Celti tale ricorrenza assumeva una rilevanza particolare perchè, trattandosi di un popolo interamente dedito all'agricoltura, l'arrivo della stagione fredda cambiava radicalmente le loro abitudini e li costringeva a passare la maggior parte del tempo in casa.
Un'altra credenza celtica affermava che il 31 ottobre Samhain, Dio delle Tenebre, richiamasse a sè tutti gli spiriti dei morti, abbattesse le leggi dello spazio e del tempo e consentisse agli spiriti di tornare sulla terra e unirsi ai viventi. Si credeva anche che i morti abitassero in una terra di eterna giovinezza e felicità detta "Tirnan Oge" e che a volte potessero abitare insieme alle Fate nelle collinette caratteristiche del territorio scozzese.
Secondo un'ulteriore leggenda il 31 ottobre i morti ritornavano sulla terra per impossessarsi del corpo dei vivi, per questo nei villaggi venivano spenti tutti i focolari domestici per tenere lontani gli spiriti. Questo costituiva un vero e proprio rito che coinvolgeva tutta la popolazione e consisteva nello spegnere il Fuoco Sacro sull'altare e tutti i focolari domestici, per poi riaccendere il mattino seguente un nuovo fuoco con legna raccolta casa per casa dai bambini (vedi Trick or Treat), simbolo dell'inizio del nuovo anno. Spegnere il fuoco simboleggiava l'arrivo della parte oscura dell'anno, mentre riaccenderlo testimoniava la speranza e la fiducia per l'arrivo del nuovo anno e simboleggiava la ciclicità del tempo. Si dice inoltre che al crepuscolo venisse riacceso il fuoco per bruciare offerte, ma anche coloro che erano ritenuti posseduti. Venivano inoltre lanciati incantesimi per tenere lontani gli spiriti e guidarli alla loro terra. Il crepuscolo, infatti, era il momento in cui gli spiriti potevano vagare sulla terra e con il loro aiuto Samhain avrebbe potuto imprigionare il Sole sottrarre agli uomini la principale fonte di vita. Pertanto venivano offerti dei sacrifici per placare gli spiriti e la divinità stessa. Racconti e leggende parlano anche di sacrifici umani, non solo nel caso dei posseduti...
La festa di Halloween, così come è intesa in senso moderno, deriva probabilmente dall'usanza dei Celti di travestirsi, dopo i sacrifici della notte del 31 ottobre, con pelli di animali uccisi per spaventare gli spiriti e di festeggiare per 3 giorni. Così mascherati tornavano al loro villaggio illuminandosi il cammino con lanterne costituite da rape intagliate e riempite con le braci del Fuoco Sacro (vedi Jack O'Lantern). I colori tipici di queste celebrazioni, rimasti in voga per secoli e utilizzati anche oggi ad Halloween, erano l'arancio e il nero; l'arancio per ricordare la mietitura e la fine dell'estate, e il nero per simboleggiare l'arrivo della stagione delle tenebre. Quando i Romani invasero la Gran Bretagna si trovarono a contatto con queste bizzarre celebrazioni e poichè anche loro nello stesso periodo onoravano la Dea dei frutti (Pomona), offrendole mele per garantirsi la fertilità della terra, i culti di Samhain e di Pomona, con il tempo, si unificarono. L'usanza dei sacrifici fu abbandonata, lasciando il posto alle offerte, mentre l'usanza di travestirsi rimase parte della cerimonia. Questa tradizione, essendo molto radicata nelle popolazioni, non fu tralasciata neanche con l'avvento del Cristianesimo, nonostante i due culti fossero visibilmente incompatibili. Tra i vari tentativi messi in atto dalla Chiesa Cattolica per estirpare questi riti è sicuramente importante quello di Papa Gregorio che nell'835 spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 maggio al I novembre. Tuttavia l'influenza del culto di Samhain non fu sradicata, per questo nel X secolo la Chiesa aggiunse una nuova festa: il 2 novembre, Giorno dei Morti, in memoria delle anime dei defunti i loro cari si mascheravano da angeli e diavoli e accendevano un grande falò.
Tuttavia l'antico rito celtico non è mai scomparso, basti pensare al moderno Halloween, che è, attualmente, la festa più pagana e anticattolica che si possa immaginare.
mercoledì 26 ottobre 2011
Messaggio di Mahatma Gandhi
Il messaggio che il Mahatma ci lascia è molto attuale e la storia contemporanea, purtroppo, continua ad essere macchiata dalla guerra e dalla violenza.
Mohandas Karamcand Gandhi, detto il Mahatma (cioè 'grande anima'), è considerato l'apostolo della 'non violenza', l'inventore della disobbedienza civile'. Il suo insegnamento ha valicato i confini dell'India, dove Gandhi è nato e vissuto, e si è diffuso nel mondo intero, influenzando tutti i movimenti pacifisti. Un esempio: il 'leader' nero Martin Luther King, americano, assassinato a Memphis nel 1968, era un seguace del Mahatma. La meta di Gandhi era duplice: da un lato, ottenere l'indipendenza per il suo paese, dall'altro lato combattere le grandi differenze sociali che avvelenavano il suo popolo. La popolazione indiana, infatti, era divisa in caste: una piramide al cui vertice stavano i notabili, i potenti e la cui base era rappresentata dai 'paria', gli intoccabili, considerati una sottospecie umana. Si può dire che entrambi i traguardi che Gandhi si era prefissati siano stati raggiunti, ma sono stati necessari anni di lotte, di sofferenze, di preghiere e di rinunce. Gandhi nacque a Porbaudar il 2 ottobre 1869. Era figlio di un funzionario statale e visse i primi anni come si addiceva a un giovane della sua condizione: studiò, frequentò le scuole superiori, si laureò a Londra (l'India era allora una colonia inglese e soltanto un'università inglese poteva assicurare un insegnamento prestigioso).
Gandhi, “piccolo grande uomo”, riesce con le sue sole forze, a sconfiggere il potente Impero britannico e a realizzare il suo grande sogno dell’indipendenza per il suo paese.
Come?
Con la forza sbalorditiva della nonviolenza, del boicottaggio pacifico, della resistenza passiva e della ricerca della Verità (Dio).
Come?
Con la forza sbalorditiva della nonviolenza, del boicottaggio pacifico, della resistenza passiva e della ricerca della Verità (Dio).
Come possiamo rendere attuale Gandhi?
Come possiamo essere anche noi portatori di pace?
Come possiamo essere anche noi portatori di pace?
Gandhi dimostra che la forza di un singolo uomo può diventare la forza di un popolo intero.
Non dobbiamo quindi disperare se ci sembra che poteri superiori vogliano decidere per noi e armarci la mano.
Gandhi stesso, con le sue parole, ci incoraggia a “cercare … la propria strada e … seguirla senza esitazioni” e a “non avere paura”.
Rivolgendosi a ciascuno di noi aggiunge: “…affidati alla piccola voce interiore che abita il tuo cuore e che ti esorta ad abbandonare …, tutto, per dare la tua testimonianza di ciò per cui hai vissuto e di ciò per cui sei pronto a morire” (The Bombay Chronicle, 9 agosto 1942).
Non dobbiamo quindi disperare se ci sembra che poteri superiori vogliano decidere per noi e armarci la mano.
Gandhi stesso, con le sue parole, ci incoraggia a “cercare … la propria strada e … seguirla senza esitazioni” e a “non avere paura”.
Rivolgendosi a ciascuno di noi aggiunge: “…affidati alla piccola voce interiore che abita il tuo cuore e che ti esorta ad abbandonare …, tutto, per dare la tua testimonianza di ciò per cui hai vissuto e di ciò per cui sei pronto a morire” (The Bombay Chronicle, 9 agosto 1942).
Rispondere al male con il bene – fu il principio guida di Gandhi:
“Per una scodella d’acqua,
rendi un pasto abbondante;
per un saluto gentile,
prostrati a terra con zelo;
per un semplice soldo,
ripaga con oro;
se ti salvano la vita,
non risparmiare la tua.
Così parole e azione del saggio riverisci;
per ogni piccolo servizio,
dà un compenso dieci volte maggiore:
Chi è davvero nobile,
conosce tutti come uno solo
e rende con gioia bene per male”.
lunedì 24 ottobre 2011
POESIA
Alessandro Cicognani è il direttore del dipartimento di pediatria del Sant'Orsola.
Questa poesia è stata scritta da una adolescente malata terminale di cancro. Vuole vedere quante persone la leggeranno.
La poesia dice abbastanza.
Per favore falla girare.
Ve la giro così come me l'hanno inviata....
E' stata spedita da un medico.
Accertati di leggere anche ciò che è scritto nelle frasi finali dopo la poesia.
DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.
VI PREGO SPEDITE QUESTA E‐MAIL A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE
e magari anche a quelli
che non conoscete.
E' la richiesta di una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro.
A questa ragazzina rimangono pochi mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la propria vita pienamente, dal momento che lei non potrà farlo.
Se spedisci questa e mail al maggior numero di persone possibili, potrai dare a Lei ed alla sua famiglia una piccola speranza perchè per ogni nome a cui verrà inviata The American Cancer Society donerà 1 cent per pagare le sue cure ed il piano di tentativo di guarigione.
Un ragazzo l'ha mandata a 500 persone! ma basta che noi tutti lo facciamo ad almeno a 5 o 6
persone.
Non ti si chiedono soldi ma solo un po del tuo tempo.
Questa poesia è stata scritta da una adolescente malata terminale di cancro. Vuole vedere quante persone la leggeranno.
La poesia dice abbastanza.
Per favore falla girare.
Ve la giro così come me l'hanno inviata....
E' stata spedita da un medico.
Accertati di leggere anche ciò che è scritto nelle frasi finali dopo la poesia.
DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.
VI PREGO SPEDITE QUESTA E‐MAIL A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE
e magari anche a quelli
che non conoscete.
E' la richiesta di una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro.
A questa ragazzina rimangono pochi mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la propria vita pienamente, dal momento che lei non potrà farlo.
Se spedisci questa e mail al maggior numero di persone possibili, potrai dare a Lei ed alla sua famiglia una piccola speranza perchè per ogni nome a cui verrà inviata The American Cancer Society donerà 1 cent per pagare le sue cure ed il piano di tentativo di guarigione.
Un ragazzo l'ha mandata a 500 persone! ma basta che noi tutti lo facciamo ad almeno a 5 o 6
persone.
Non ti si chiedono soldi ma solo un po del tuo tempo.
sabato 22 ottobre 2011
Vuoi sapere quanto inquina Google?
Per far funzionare il suo motore di ricerca e tutti gli altri servizi che offre (You tube, Gmail, i banner pubblicitari ed altro ancora),Google consuma annualmente 2,3 miliardi di kWh, l'equivalente dell'energia necessaria per lo stesso periodo di tempo a 207 mila abitazioni e all'elettricità usata da 41 Empire State Building
STUDENTESSA IMITA TUTTI GLI ANIMALI
Mel da piccola, forse, aveva fra le sue canzoni preferite 'Nella vecchia fattoria', perché questa studentessa neozelandese conosce tutti i versi degli animali. Il video con le sue imitazioni sta spopolando con centinaia di visualizzazioni in pochi giorni. Il suo talento nascosto l'ha trasformata in una star del web.
lunedì 17 ottobre 2011
LA NUOVA LINGUA ITALIANA PER SORRIDERE...
NON CREDIATE CHE SIANO SOLO BARZELLETTE…
QUESTA E’ AHIME’ LA NUOVA LINGUA ITALIANA…
POVERO DANTE E… POVERI NOI…
PERO’ 2 RISATE…
NON POSSONO CHE FARCI BENE…
Mi può DISINNESCARE la segreteria telefonica? (ordigni moderni…?)
Soffro di vene VORTICOSE. (sarà un ballerino…)
Di fronte a queste cose rimango PUTREFATTO! (che schifo!)
Quando muoio mi faccio CROMARE. (Valido ed a chi piace anche luccicante!)
Arriva il treno, hai BLATERATO il biglietto? (biglietto… vocale?)
Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell’OBLIQUITA’! (Giusto… solo S. ANTONIO ha il dono dell’ubiquità)
Un’onda ANONIMA ha travolto i surfisti. (l’onda portava una maschera?).
Almeno l’italiano…SALLO! (ohibò… )
Basta! Vi state COAGULANDO contro di me! (certo che questi nemici sono proprio sanguinolenti… ma… troppo densi)
E’ nel mio carattere: quando qualcosa non va, io SODOMIZZO!
(=somatizzo … ma non si sa mai… stategli lontani!!)
(=somatizzo … ma non si sa mai… stategli lontani!!)
Anche l’occhio VA dalla sua parte… (Si chiama strabismo…)
Non so a che santo RIAVVOLGERMI. (una videocassetta devota…)
Avete i nuovi telefonini GPL? (il nuovissimo telefonino a… gas!)
Il cadavere presentava evidenti segni di DECESSO. (ma va?!)
Prima di operarmi mi fanno un’AUTOPSIA generale. (non vedo più la necessità dell’operazione)
Vorrei un pacco di cotone IDRAULICO. (cotone… che perde acqua?)
Abbiamo mangiato la trota SALMONELLATA. (auguri ma… tieni aperta la porta del bagno!!!)
Vorrei un’aspirina in SUPPOSTE EFFERVESCENTI. (ohibò… ma non voglio immaginare gli effetti)
Devo andare dall’OTORINOLALINGUAIATRA. (speriamo che non ti inguaia)
Ho visitato palazzo degli INFISSI a Firenze. (che begli infissi)
Vorrei una pomata per l’IRPEF. (herpes è difficile…)
Se lo sapevo glielo DIVO! (accorciare le parole che bello!)
Usare il DDT fa diventare più grande il buconell’ORZORO.
(addio colazione)
(addio colazione)
Tu non sei proprio uno STERCO di santo. (meno male…)
Tu l’hai letto il fu Mattia BAZAR? (libro… musicale?)
E’ andato a lavorare negli EVIRATI arabi. (mi domando… se lì l’ hanno lasciato tranquillo… o…)
Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 CONFUSI. (contusi al… cervello?)
A forza di andare di corpo mi sono quasi DISINTEGRATA (disidratata no??? ma forse andava di corpo in modo… esplosivo!)
Mia nonna ha il morbo di PAKISTAN. (Parkinson… queste malattie… esotiche)
La mia auto ha la marmitta PARALITICA. (sarà una catalitica… particolare)
Verrà in ufficio una STRAGISTA per il tirocinio. (si salvi chi può!)
Sono momentaneamente in stand-BIKE. (l’attesa in bicicletta…?)
Che lingua si parla in Turchia? Il TURCHESE. (però è colorata)
Davanti alla sua prepotenza resto ILLIBATO. (allibito… ma… puro?)
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